Gli esordi.
Negli anni degli studi e in quelli immediatamente successivi ho fatto una moltitudine di lavori. Miravo all’indipendenza economica più per dovere che per necessità.
Da appassionato di buona cucina, il mio sogno da venticinquenne sarebbe stato di avere un piccolo ristorante. Tuttavia, proprio mentre iniziavo a farmi le ossa in quell’ambito, la vita mi ha portato da tutt’altra parte.
Il mio primo vero lavoro fu vestirmi da Mario Bros.
Il mio compito era promuovere i videogiochi della Nintendo nel periodo natalizio in un centro commerciale della zona, l’Iper Standa di Castellanza. Erano i primi anni novanta, avevo una ventina di anni e la divisa da lavoro era una camicia rossa e una salopette blu, con immancabile cappello da tubista.
Con metà dello stipendio mi comprai un’autoradio con il lettore CD da montare sul mio Maggiolino del 1968.
Il secondo lavoro degno di essere definito tale, nonché il primo da dipendente, fu a fine anni novanta. Venni assunto come cameriere nel pub in cui, negli anni precedenti, avevo consumato una quantità di birra per un controvalore pari agli stipendi che avrei percepito successivamente.
Nel mentre, diciamo per tutto il decennio dal 1990 al 2000, mi ero divertito a:
- fare il meccanico di auto e di moto nell’officina di mio padre; ma me la cavavo egregiamente e raggranellavo quanto bastava per pagarmi le vacanze
- consegnare a domicilio le rubriche telefoniche, venendo retribuito 200 lire (10 centesimi di euro) per ciascuna rubrica consegnata
- fare il commesso alla Chicco di Milano, in Corso Buenos Aires e Corso Vercelli; venivo chiamato come supporto nei periodi natalizi o come sostituzione nei periodi di ferie
- fare il promotore per Sony (quando uscì il Minidisc), per Black & Decker in alcuni fai da te della zona e per Microsoft (quando venne presentato Windows 95)
- fare da assistente a un collezionista di musica lirica che, in quanto cardiopatico, non poteva guidare né fare sforzi; le sue mance furono, per anni, uno stipendio più che sufficiente per finanziare tutto ciò che era extra vitto e alloggio
Da obiettore di coscienza prestai servizio civile al Comune di Marnate e lì conobbi colui che, di lì a poco, sarebbe stato il mio datore di lavoro.
Il Clou.
Ho guidato e amministrato una società di servizi per oltre quindici anni, in totale autonomia.
Da operativo, ho potuto dialogare con organizzazioni aziendali anche strutturate e complesse. Da amministrativo mi sono quotidianamente cimentato nella gestione ordinaria di una società di capitali, con i benefici e i limiti che naturalmente ne conseguono.
Mi ha sempre accompagnato la passione per la programmazione, a tal punto da decidere che sarebbe stata la mia professione.
Anche in questo caso la vita mi ha portato altrove, ma stavolta non di molto.
Nel 2000 iniziai il mio lungo percorso da consulente tecnico/commerciale per Sviluppo Europa S.r.l., società di servizi attiva nell’assistenza alle imprese per l’ottenimento di forme di finanza agevolata (principalmente contributi a fondo perduto) e nell’assistenza alle imprese del settore delle costruzioni per l’ottenimento della certificazione obbligatoria per gli appalti pubblici, Attestazione SOA.
Nel 2003 rilevai il 99% delle quote societarie di Sviluppo Europa, abbandonai la finanza agevolata e mi specializzai in Attestazione SOA. Iniziai a coltivare la passione per i linguaggi di programmazione web che mi portò, nel 2010, a costruire, da autodidatta, il portale più importante a livello nazionale in tema di Attestazione SOA. La finalità era di promuovere l’attività di Sviluppo Europa nelle province limitrofe a quella in cui aveva sede e offrire, dietro compenso, uno spazio commerciale virtuale ai miei competitor per incentivare la propria attività nelle province nelle quali Sviluppo Europa non era interessata a operare.
Nel 2015, decisi di cedere il ramo d’azienda relativo all’Attestazione SOA per dedicarmi unicamente all’informatica.
Creai un sistema di gestione anagrafica e tesseramento per un Laser Game (tuttora adottato dal cliente) e realizzai un sistema di gestione domotica per una Escape Room, con interfaccia web azionata da tablet e scheda relay USB, controllata da server, per l’attivazione di indizi luminosi. Realizzai una mezza dozzina di siti web (alcuni dei quali ancora online) basati su WordPress e gettai le base della suite di plugin NutsForPress utili a fornire alcune funzionalità che WordPress, di suo, non offre.
Realizzai un CRM (tuttora adottato dal cliente) per una fondazione milanese senza affidarmi ad alcun framework, ma scrivendo codice puro. Affiancai il tecnico di una startup collegata a una casa editrice a perfezionare alcune funzionalità di un portale di FAD.
Nel 2017 m’imbattei, per puro caso, in un annuncio lavorativo come sviluppatore e decisi, quasi per gioco, di candidarmi. Al momento del colloquio si creò un’intesa a tal punto profonda con il mio futuro datore di lavoro che mi fu offerto il ruolo che tuttora ricopro, nonostante l’ingresso nella società di una figura come la mia non fosse stato pianificato.
Adesso.
L’esperienza da amministratore di società mi ha permesso di acquisire una visione imprenditoriale a tutto tondo, la stessa che ancora mi accompagna nel ruolo aziendale che, da dipendente, ora ricopro.
Per quanto la mia passione resti sempre e comunque il codice, riconosco di essere anche portato per ruoli più attinenti ad ambiti commerciali in cui, oltre alle capacità operative, occorrono doti di mediazione, intraprendenza e autonomia organizzativa, nonché la naturale propensione ad entrare in sintonia con la controparte.
L’altra passione, cioè la buona cucina, rimane. Per ora solamente come fruitore.
Da ottobre 2017 lavoro per DkR S.r.l., web agency e software house di Lomazzo come impiegato di primo livello; dal 2019 opero con contratto part-time verticale al 60%.
Mi occupo di individuare, quotare, gestire e partecipare alla realizzazione di progetti di creazione di siti o applicazioni client/server in cloud, erogate tramite browser web. Nel dettaglio mi occupo della:
- individuazione del cliente
- assessment e indagine delle necessità
- formulazione del progetto
- quotazione dell’attività
- stesura della contrattualistica
- coordinamento del progetto e del team di sviluppo
- partecipazione allo sviluppo
- verifica del rispetto delle tempistiche e dei budget
- consegna al cliente
- mantenimento del rapporto con il cliente
Per quanto, sulla carta, io ricopra un ruolo riconducibile al business development, di fatto mi occupo anche di project management e sono spesso coinvolto anche nelle fasi meramente operative, come vero e proprio developer.
I clienti più noti per cui ho lavorato finora, sono:
- Enel Produzione
- UNI – Ente italiano di normazione
- Camera di Commercio di Como e Lecco
- INAZ
- Candonga
- Teatro Carlo Felice
- Fondazione Giangiacomo Feltrinelli
- MaxPier
- Gestim
- Tecniche Nuove
- Cineteca Italiana